ITALIA - EGITTO, UNA PARTNERSHIP IN CRESCITA: COOPERAZIONE ECONOMICA E RELAZIONI DI INVESTIMENTO
Il Piano Mattei è stato annunciato ufficialmente alla fine del 2023 e presentato nel gennaio 2024 durante il vertice Italia-Africa. L'obiettivo è ridefinire la strategia di sviluppo dell’Italia in Africa, con nove paesi pilota: ecco i progetti e le iniziative previsti per l’Egitto.
Le relazioni economiche tra Egitto e Italia sembrano in crescita. Il gruppo energetico italiano ENI prevede di investire 8 miliardi di euro in Egitto, Libia e Algeria nei prossimi quattro anni, per un impegno complessivo di 24 miliardi di euro, secondo quanto dichiarato dall'amministratore delegato Claudio Descalzi. Ciò rientra nel Piano Mattei - che prende il nome proprio da Enrico Mattei, fondatore nel 1950 del colosso energetico - per rilanciare le relazioni tra Egitto e Italia.
PIANO MATTEI: 9 PAESI COINVOLTI
Annunciato ufficialmente alla fine del 2023 e presentato al vertice Italia-Africa del gennaio 2024, il Piano Mattei mira a ridefinire la strategia di sviluppo dell’Italia in Africa, con 9 paesi pilota: Algeria, Repubblica Democratica del Congo, Egitto, Etiopia, Costa d'Avorio, Kenya, Marocco, Mozambico e Tunisia. I sei pilastri principali si concentrano su istruzione e formazione, sanità, energia, acqua, agricoltura e infrastrutture.
Al vertice hanno partecipato molti stakeholder, appartenenti a diversi settori, che hanno espresso intenzioni diverse a sostegno di questo piano, e numerosi funzionari governativi. In questa occasione il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha manifestato l’intenzione di promuovere lo sviluppo economico con l'Africa e, allo stesso tempo, di gestire la migrazione attraverso questo piano.
Nel febbraio 2025, poi, il presidente egiziano Abdel Fatah El-Sisi ha avuto una conversazione telefonica con Giorgia Meloni per discutere più nel dettaglio di interventi incentrati sull’istruzione, la formazione professionale, le energie rinnovabili e l’agricoltura sostenibile.
Nel marzo 2024 il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato al Cairo alla Cerimonia di firma della Dichiarazione congiunta sul partenariato strategico tra Unione europea ed Egitto, e alla firma di accordi intergovernativi tra Italia ed Egitto. Al termine della cerimonia, le dichiarazioni alla stampa dei leader. Fonte: https://www.governo.it/it/media/il-presidente-meloni-egitto/25262
GESTIONE DEI RIFIUTI E PRODUZIONE DI BIODIESEL
L’Europa sta investendo nelle tecnologie rinnovabili per raggiungere l’obiettivo della neutralità carbonica entro il 2050. Nel 2023, l’Egitto e l’Italia hanno discusso di cooperazione verde, in particolare nel settore della gestione dei rifiuti. Al centro del dialogo, diversi progetti potenziali, come il riciclaggio dei rifiuti edili e la produzione di biodiesel attraverso il riciclaggio dell’olio da cucina e dei rifiuti agricoli, ma anche la cooperazione sul fronte dei rifiuti di plastica e l’Egitto ha mostrato interesse per la tecnologia italiana, che potrebbe fornire alternative agli imballaggi in plastica.
L’Egitto e l’Italia stanno inoltre valutando la possibilità di costruire un cavo sottomarino ad alta tensione in corrente continua (HVDC) da 3 GW per esportare elettricità dall’Egitto all’Italia. Il progetto potrebbe collegare la rete elettrica di West Sohag, nell’Alto Egitto, alla sottostazione di Dolo, nell’area industriale di Mestre, nel nord dell’Italia. All’inizio di quest’anno è stato condotto uno studio di fattibilità da parte dell’azienda italiana produttrice di cavi elettrici Prysmian Group, del consulente energetico italiano CESI, del gruppo energetico degli Emirati K&K e della società energetica tedesca Siemens. Secondo la CNN Arabic, il progetto del cavo di interconnessione dovrebbe costare circa 15-20 miliardi di dollari. Se completato, l’Egitto sarà in grado di esportare energia rinnovabile in Italia per aiutare il Paese a raggiungere i suoi obiettivi di decarbonizzazione.
Nel 2021, ENI ha firmato un accordo con la Egyptian Natural Gas Holding (Egas) e la società statale Egyptian Electricity Holding Company (EEHC), che ha consentito lo studio di progetti per la produzione di idrogeno verde utilizzando l'elettricità generata da fonti rinnovabili e idrogeno blu, immagazzinando CO2 in giacimenti di gas naturale esauriti. Il Piano Mattei indica che la produzione di elettricità da idrogeno verde e blu rimane un tema di grande interesse, soprattutto per il giacimento offshore di Zohr, che esporta un terzo della sua produzione nazionale.
C’è poi il tema della tassa sul carbonio, che sta diventando un fattore chiave nel commercio internazionale tra l'Egitto e l'Italia, in particolare con l'imminente attuazione del CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism). Per prevenire la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio, il meccanismo di adeguamento delle emissioni di carbonio alle importazioni (CBAM) dell'UE entrerà in vigore dal 2026 su alcuni prodotti importati da paesi extra UE ad alta intensità di carbonio. Il CBAM si applicherà finanziariamente all'alluminio, ai fertilizzanti, al cemento, all'elettricità, all'idrogeno, al ferro e all'acciaio (compresi viti, bulloni, dadi e prodotti fabbricati con questi materiali).
Poiché la seconda e la terza voce delle esportazioni dall'Egitto verso l'Italia sono l'alluminio grezzo (255 milioni di dollari) e i fertilizzanti azotati (245 milioni di dollari), si prevede che l'Egitto sarà tra i paesi più colpiti dal CBAM. Il calo della competitività di questi prodotti a causa dei dazi doganali comporterà una riduzione delle esportazioni dall'Egitto verso l'UE.
IDROGENO VERDE DAL NORD AFRICA ALL'EUROPA
Uno dei settori di cooperazione più recenti è quello dell'idrogeno verde. Diversi paesi dell’UE stanno esercitando pressioni a favore di progetti di idrogeno verde in Nord Africa e l'Italia è stata una forte sostenitrice delle importazioni di idrogeno da questo continente. Tuttavia, queste potrebbero non essere sufficienti a soddisfare la domanda europea, soprattutto perché l'industria è ancora in una fase embrionale. Nel febbraio 2024, la Commissione Europea ha approvato 6,9 miliardi di euro di aiuti per accelerare lo sviluppo di infrastrutture per l'idrogeno verde in Europa, in particolare in Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Slovacchia.
Prima dell'invasione dell'Ucraina, circa il 40% del consumo di gas naturale dell'Italia proveniva dalla Russia. Il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha dichiarato nel dicembre 2024 che l'Italia era “disperata” per ridurre il costo dell'energia, motivo per cui sta cercando alternative alle importazioni russe. Attualmente, la Commissione europea dovrebbe presentare il mese prossimo proposte legislative volte a porre fine a tutte le importazioni di gas russo nell'UE.
Un segnale importante del lancio del Piano Mattei in Egitto è arrivato nel marzo 2024 con l'apertura di un nuovo ufficio al Cairo della banca italiana per lo sviluppo Cassa Depositi e Prestiti (CDP). Nell'ambito del lancio del piano, la CDP ha firmato un memorandum d'intesa con il governo egiziano per fornire 45 milioni di euro e 8,6 milioni di euro in prestiti agevolati a sostegno delle piccole e medie imprese (PMI) egiziane attraverso il suo Fondo di rotazione per la cooperazione allo sviluppo. L'annuncio è stato accompagnato da due ulteriori accordi, ciascuno del valore di 100 milioni di euro, per finanziare progetti di sviluppo sostenibile incentrati sulla sicurezza alimentare delle PMI africane e per rafforzare i partenariati tra le imprese italiane e africane.
AGRICOLTURA SOSTENIBILE E SICUREZZA ALIMENTARE
Gli obiettivi agricoli delineati per l’Egitto dal Piano Mattei prevedono la produzione di colture agricole a rotazione come grano, soia, mais e girasole. Nel dicembre 2023, l’azienda italiana BF International ha firmato un accordo agroalimentare da attuare in partnership con Mostaqbal Misr in un terreno di 15.000 ettari nella regione di Dabaa. In base a tale accordo, l’Egitto fornirà i terreni e le infrastrutture di irrigazione per la coltivazione di queste colture a rotazione, mentre l’Italia fornirà gli investimenti in macchinari, sementi, tecnologia e metodi di coltivazione. Il progetto potrebbe essere accompagnato anche da attività di formazione professionale.
Nel marzo 2023 nell’ambito del programma UE-KAFI “Accordo di contributo UE-KAFI nell'ambito dello strumento alimentare dell'UE”, l’UE e l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) hanno firmato un accordo da 40 milioni di dollari per sostenere la sicurezza alimentare in Egitto. Il progetto, guidato dall’AICS, mira a migliorare la meccanizzazione dell’agricoltura nella regione del Delta.
Nel dicembre 2024 il Ministero egiziano dell'Agricoltura e della Bonifica ha firmato un accordo con l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) per migliorare lo sviluppo dell'allevamento e promuovere la sicurezza alimentare. L’iniziativa, intitolata “Affrontare i cambiamenti climatici attraverso la gestione sostenibile del bestiame”, ha ricevuto una sovvenzione di 4 milioni di euro dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. La strategia si concentra sul “miglioramento dell’allevamento locale di bovini e bufali, lo sviluppo di razze da latte e da carne ad alto rendimento e il raggiungimento dell’autosufficienza nella produzione zootecnica”.
Infine, il Piano Mattei è stato criticato per alcuni aspetti, a partire dalla sua politica anti-immigrazione, poiché il primo ministro italiano Meloni ha affermato che la gestione dell'immigrazione è una componente strategica dell'iniziativa. Il piano ha anche sollevato dubbi sul finanziamento, poiché metà dei fondi proviene dal fondo italiano per il cambiamento climatico. Inoltre, i precedenti progetti di agrocarburanti dell’ENI in Kenya e nella Repubblica del Congo non hanno avuto successo, come dimostrato da diversi articoli.
EGITTO E OLTRE: L’ATTENZIONE DI ECOMONDO SULL’AFRICA
Ecomondo dal 2021 pone l’Africa al centro delle sue strategie di sviluppo internazionale, con l’obiettivo di estendere il proprio network, aumentare la visibilità degli espositori, favorire la connessione e lo scambio tra i vari stakeholder interessati. In quest’ottica, durante il corso dell’anno organizza diversi appuntamenti, che coinvolgono l’Egitto e gli altri Paesi inseriti nel Piano Mattei, e che vanno ad affiancarsi alla kermesse principale di novembre.
Tra le attività di promozione e sviluppo in programma nelle prossime settimane, per esempio, un webinar indirizzato agli ambasciatori delle principali nazioni africane, organizzato in collaborazione con Confindustria Assafrica e Mediterraneo.
L’8 luglio 2025, poi, una delegazione composta da aziende, membri del Comitato Tecnico Scientifico e staff di Ecomondo, con il supporto della Camera di commercio italiana per l’Egitto, organizzerà a Il Cairo una tappa di roadshow dedicata a questo Paese e ai principali settori di sviluppo in termini di sostenibilità (agricoltura, gestione della risorsa idrica, economia circolare).
Infine, all'interno del palinsesto convegnistico di Ecomondo 2025, a Rimini dal 4 al 7 novembre 2025, ci sarà il quinto appuntamento dell’Africa Green Growth, un evento dedicato agli investimenti e alle possibilità di sviluppo ed esportazione di tecnologie italiane ed europee, organizzato insieme al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e alla Struttura di Missione per l’attuazione del Piano Mattei della Presidenza del Consiglio dei Ministri.