Il 22 aprile si celebra la Giornata Mondiale della Terra, che riunisce tutte e tutti coloro che vogliono contribuire alla conservazione delle risorse naturali del pianeta: in questa occasione Ecomondo inaugura la sua nuova newsletter, It’s Green O’Clock!, dedicata alle ultime notizie dal mondo della circular and green economy.

Ogni anno, il 22 aprile, un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, le Nazioni Unite celebrano l’Earth Day, o Giornata Mondiale della Terra: un evento globale per riflettere sulle azioni da compiere per conservare le risorse naturali del Pianeta.

Ecomondo sceglie questa data per annunciare la nascita della nuova newsletter, It’s Green OClock!: un modo per diventare sempre più consapevoli e aggiornarsi durante tutto l’anno sull’evoluzione delle sfide ambientali, in vista del consueto appuntamento autunnale con Ecomondo – The Green Technology Expo, in programma a Rimini dal 4 al 7 novembre 2025.

 

GIORNATA DELLA TERRA, STORIA DI UNA MOBILITAZIONE GLOBALE

L’origine dell’Earth Day risale al 1970, quando milioni di cittadini statunitensi si mobilitarono per una manifestazione a difesa dell’ambiente, scossi dal grave disastro petrolifero verificatosi al largo di Santa Barbara, in California l’anno precedente.
Fu il senatore Gaylord Nelson a promuovere questa iniziativa, sottolineando come ogni persona - indipendentemente da etnia, sesso, reddito o provenienza geografica - avesse diritto a un ambiente sano e sostenibile. L’evento unificò movimenti ecologisti fino ad allora frammentati, dando voce a una pluralità di istanze, dalla riduzione dell’inquinamento industriale alla protezione della fauna, dal problema dei pesticidi alla lotta ai rifiuti tossici. Nacque così una delle più grandi manifestazioni civili a livello globale, che ha aperto la strada per il Vertice delle Nazioni Unite del 1992 a Rio de Janeiro e oggi è arrivata a coinvolgere un miliardo di persone in oltre 190 Paesi.
 

IL TEMA DELL’ENERGIA RINNOVABILE, MA NON SOLO

Il tema scelto per l’Earth Day 2025, Our Power, Our Planet”, pone il focus sulle energie rinnovabili e sull’urgenza di triplicarne la produzione globale entro il 2030. La transizione energetica accelerata è un obiettivo perseguito anche dall’UE: attraverso il piano REPowerEU varato nel maggio 2022, ha fissato il nuovo traguardo al 42,5%, mirando a ridurre la dipendenza da fonti esterne, anche in risposta alle difficoltà di approvvigionamento e alle perturbazioni del mercato globale causate dallo scoppio del conflitto Russia - Ucraina. 
In questo contesto un’ampia attenzione va riservata all’impiego di biomassa a filiera corta per scopi energetici, in passato non sempre adeguatamente considerata nell’ambito delle politiche europee e nazionali: si tratta di una soluzione preziosa nell’ottica della decarbonizzazione e della sostenibilità delle comunità agricole ed extraurbane, benché attualmente debba esserne ancora implementato l’uso secondo criteri moderni e scientifici.

L’energia prodotta da biomasse è solo una delle sette macroaree tematiche su cui Ecomondo vuole stimolare il dibattito: durante i numerosi convegni, workshop ed eventi live, che compongono il ricco programma di ogni edizione della kermesse riminese, si parla anche di valorizzazione dei rifiuti, rigenerazione degli ecosistemi agroforestali e alimentari, utilizzo dei rifiuti come materie prime seconde. E ancora, ciclo idrico integrato, tutela degli ambienti marini, monitoraggio ambientale (anche tramite osservazione satellitare), agricoltura di precisione e sostenibilità urbana. Un confronto che non si ferma ai confini dell’UE, ma si estende ai Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente, nell’ottica di una strategia ampia e condivisa.
 

UN LABORATORIO PERMANENTE PER LA TRANSIZIONE SOSTENIBILE

Su questi stessi temi la nuova newsletter di Ecomondo It’s Green OClock! proporrà ogni mese aggiornamenti e riflessioni rivolti a cittadini, imprese e istituzioni, nella convinzione che il contrasto al cambiamento climatico e la promozione della transizione ecologica passino dalle grandi strategie politico-economiche, come dalle piccole e grandi scelte quotidiane di ognuno.
Ecomondo si offre perciò come un laboratorio permanente, in cui innovazione e sostenibilità sono al servizio di un futuro sempre più circolare. Uno spazio di scambio e progettazione condivisa, che coinvolge industrie, policy maker, opinion leader, ricercatori e istituzioni, anche grazie al lavoro del Comitato Tecnico Scientifico e alla collaborazione con altri enti, come la Commissione Europea, la FAO, l’OCSE e l’European Environment Agency. Un luogo, fisico e anche digitale, in cui la transizione ecologica prende forma attraverso l’impegno collettivo.

Articolo a firma di Emanuele Bompan


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