ECOMONDO CHINA: UN'OCCASIONE PER RAFFORZARE I RAPPORTI TRA ROMA E PECHINO
Per l’Italia è il momento giusto per accelerare sulle green partnership con le controparti cinesi, come è emerso durante la 19° edizione della kermesse su transizione ecologica ed economia circolare, organizzata da Italian Exhibition Group a Chendgu dal 1° al 3 aprile.
“Nell’ultimo anno e mezzo c’è stato un forte rilancio a 360 gradi dei rapporti fra Italia e Cina, a partire dalla visita del ministro Tajani nel 2023, seguita dalle visite politiche molto importanti della presidente del Consiglio Meloni e del presidente della Repubblica Mattarella”: ora l’augurio è che il “dialogo con Pechino venga continuato e rafforzato. Il nostro impegno è quello di promuovere localmente iniziative di collaborazione come questa”.
Questo l’auspicio espresso dal console generale italiano a Chongqing, Fabio Schina, in occasione della 19° edizione di Ecomondo China - CDEPE, che si è tenuta dal 1° al 3 aprile presso il New Conference and Exhibition Center di Chendgu, nella provincia di Sichuan.
I NUMERI DELL'EXPORT ITALIANO VERSO LA CINA
I dati d’altronde parlano da soli.
“L'andamento dell’export italiano verso la Cina nei primi undici mesi del 2024 è stato molto positivo, con un incremento del 7,1% rispetto allo stesso periodo del 2023 e un valore di export di 2,35 miliardi di euro circa”, ha spiegato Federica Galli, vicecommissaria per il commercio di Italian Trade Agency a Pechino.
“La Cina è il sesto paese di destinazione dell’export italiano in materia di tecnologie verdi ed è l’unico dei fornitori della Cina con segno positivo. Tra i settori che performano meglio: la purificazione dell'aria e l'efficientamento energetico”.
IL SUCCESSO DI ECOMONDO CHINA
A ulteriore conferma, l’interesse riscosso dalla kermesse di Italian Exhibition Group su transizione ecologica ed economia circolare: l’evento ha avuto un buon numero di partecipanti cinesi e una nutrita delegazione italiana, guidata da ITA, con 14 imprese.
“Abbiamo portato eccellenze italiane per individuare potenziali partner e clienti nella Cina occidentale e creare sinergie tra le aziende italiane e quelle cinesi”, ha commentato Ilaria Cevoli, International Project Manager di Ecomondo China - CDEPE.
“C’è grande ammirazione per quello che fa l’Italia”, ha spiegato Gao Lin, presidente della Sichuan Environmental Protection Industry Association in un panel moderato da Materia Rinnovabile sull’economia circolare. “La collaborazione tra i paesi sarà un tassello per il raggiungimento del Dual Carbon Goal”.
“Ho partecipato a Ecomondo anche in Italia per cercare nuove tecnologie da implementare nei nostri parchi industriali e ritengo essenziale questo tipo di incontri qui in Cina”, ha aggiunto Luo Jialong, del colosso Herrel Environmental Protection Industrial Company, specializzato in gestione dei rifiuti urbani. “La collaborazione è fondamentale, abitiamo lo stesso unico pianeta”.
ITALIA - CINA: LE PROSPETTIVE FUTURE
Una fiera come Ecomondo China ha “la possibilità di diventare un grande catalizzatore di crescita dei rapporti e degli scambi tra i due paesi, in una fase di forte scontro commerciale iniziato dagli Stati Uniti”, ha commentato Alessandra Astolfi, Global Exhibition Director, Green & Technology Division di Italian Exhibition Group Spa.
“Il nostro impegno è quello di rafforzarla e farla crescere nei prossimi anni, rendendola anche un forum di importante dialogo sui temi della green economy, della decarbonizzazione e dell’economia circolare, non solo per l’Italia, ma per tutta l’Europa”.
Secondo Astolfi, “tra Europa e Cina si strutturerà sempre più un chiaro rapporto industriale e commerciale sotto l’egida degli obiettivi multilaterali dell’Accordo di Parigi e delle convenzioni ONU su biodiversità e i trattati sull’inquinamento. L’Italia da sempre esprime tecnologie e soluzioni di alto profilo nel settore della valorizzazione delle risorse e del waste management, ed è da sempre tra i paesi più amati in Cina: può quindi avere un chiaro ruolo di ambasceria e di rappresentanza in questo campo. Ecomondo è pronta a fare la propria parte di luogo di incontro e scambio”.
SICHUAN, UN OTTIMO PUNTO DI INGRESSO
Se le grandi aziende del settore delle rinnovabili e dell’economia circolare sono spesso collocate nei grandi conglomerati industriali costieri, il Sud-Ovest della Cina, dove si trova il Sichuan, è un’area geografica in sviluppo, con realtà significative sul fronte della manifattura, della ricerca scientifica e dello sviluppo tecnologico.
A illustrare i vantaggi strategici della regione per le aziende italiane è stato Zhong Qi, vicedirettore del Dipartimento per la promozione degli investimenti della contea di Jintang:
“È ben collegata con il corridoio ferroviario Cina-Europa, permettendo il trasporto di merci in circa 12 giorni, oltre che dalla presenza del maxi aeroporto di Tianfu, collocato a meno di 45 minuti da Chengdu e nei pressi del futuro nuovo complesso industriale di Jintang”, un’area immensa di oltre 60 km² con un parco industriale legato alle “nuove forze produttive di qualità” e alla “nuova energia”.
Si creerà così un “Green Valley New Material Industrial Park” legato alle energie rinnovabili, in particolare batterie e fotovoltaico, insieme alle tecnologie di riduzione degli impatti ambientali, efficienza energetica ed economia circolare.
Nel Sichuan, storicamente considerato uno dei granai della Cina, come ha ricordato il console Schina, “c’è anche un grande potenziale per l’agrifood e tutti gli scarti organici: basti pensare che la capitale Chengdu, con 20 milioni di abitanti, ha circa 700.000 ristoranti”.
Questa provincia, quindi, è “un ottimo punto di ingresso per tutto il paese, fermamente impegnato negli obiettivi della Dual Carbon Strategy - ha concluso Federica Galli -. Con l’obiettivo di picco delle emissioni al 2030 alle porte il momento di guardare alla Cina per le tecnologie verdi è adesso”.
Articolo scritto da Emanuele Bompan
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