La transizione sostenibile si trova di fronte a sfide sempre più complesse, in un contesto geopolitico mondiale in cui non tutti procedono nella stessa direzione. Ma istituzioni, imprese e comunità scientifica continuano a mostrare vitalità e determinazione: collaborano, si alleano, innovano, cercano soluzioni per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi. È questo lo spirito che si è respirato a Ecomondo, il principale evento europeo dedicato alla green, blue e circular economy, organizzato da Italian Exhibition Group (IEG) alla Fiera di Rimini, dal 4 al 7 novembre 2025.
La manifestazione, giunta alla sua 28ª edizione, si è confermata un punto di riferimento per tutti gli attori della trasformazione che il Pianeta sta affrontando. Uno scenario che vede l’Italia protagonista, impegnata nel favorire la cooperazione internazionale e la diffusione delle migliori pratiche di sostenibilità ed economia circolare, come ha sottolineato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, nel corso della sua visita del 6 novembre. <<Possiamo dirci tra i primi Paesi al mondo nella capacità di riciclo>> ha spiegato il titolare del Mase. <<Si parla tanto di terre rare e materie prime critiche, ma il più grande giacimento che abbiamo sono i nostri rifiuti. E la capacità di riciclo si manifesta pienamente proprio in questa fiera, simbolo di innovazione e sostenibilità>>.
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L’edizione più internazionale di sempre
I numeri di Ecomondo 2025 indicano un trend di crescita, nel segno di una sempre maggiore internazionalità: +7% di presenze complessive e +10% di visitatori esteri. I brand espositori sono stati oltre 1.700, di cui il 18% provenienti dall’estero, distribuiti su 166.000 metri quadrati di superficie. Più di 800 hosted buyer e delegazioni da 65 Paesi hanno animato una kermesse dallo sguardo globale, mentre oltre 600 giornalisti accreditati - il 15% internazionali - hanno diffuso notizie ed approfondimenti attraverso i media di tutto il mondo.
Grazie alla collaborazione con Agenzia ICE e con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), Ecomondo 2025 si è confermato un hub globale per il dialogo tra aziende, istituzioni e mondo della ricerca, con una rete di circa 90 associazioni internazionali coinvolte e 3.800 business matching generati in quattro giorni. Tra i mercati più rappresentati: Spagna, Turchia, Polonia, Romania, Serbia, Croazia, Bulgaria, Tunisia, Marocco ed Egitto.
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Stati Generali della Green Economy
Un importante momento di riflessione, dibattito e condivisione è stata la 14ª edizione degli Stati Generali della Green Economy, con la presentazione della Relazione sullo stato della green economy 2025, elaborata dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile e dal Consiglio nazionale della green economy. In questo quadro, l’Italia si è confermata forte su economia circolare, ecoindustria ed efficienza delle risorse, ma deve accelerare su energia, mobilità e governance climatica. In altre parole, siamo un paese che sa trasformare i rifiuti in valore, ma non ancora l’energia pulita in sviluppo strutturale.
La sessione plenaria della seconda giornata, “Green economy: driving the future in times of uncertainties”, per la prima volta interamente in lingua inglese, ha ampliato ulteriormente la portata internazionale dell’evento, attraverso il confronto tra punti di vista diversi, dall’Europa agli Stati Uniti, dalla Cina all’Africa.
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Africa Green Growth Forum
Sempre in quest’ottica, ampio spazio è stato dato anche alla cooperazione nel Mediterraneo e in Africa, grazie alla quinta edizione dell’Africa Green Growth Forum, ideato come piattaforma per promuovere il dialogo tra governi, istituzioni ed imprese nel segno della crescita sostenibile e inclusiva. Le cornici di riferimento sono il Piano Mattei, che si basa sulla partnership di lunga data dell’Italia con le nazioni africane, e il programma multilaterale Mission 300, guidato dalla Banca Mondiale e dalla Banca Africana di Sviluppo, che mira a fornire energia elettrica pulita e affidabile a 300 milioni di persone nell’Africa subsahariana entro il 2030.
In totale, durante Ecomondo 2025 si sono susseguiti oltre 200 appuntamenti, che hanno offerto una panoramica completa e aggiornata sulle politiche e sulle tecnologie della transizione ecologica. In particolare, sotto la guida del Comitato Tecnico Scientifico presieduto da Fabio Fava, circa 70 convegni hanno affrontato temi chiave come materie prime critiche, EPR, finanza sostenibile, blue economy, bioenergie, fino alle più recenti applicazioni dell’intelligenza artificiale nella gestione e valorizzazione delle risorse. Al centro dell’attenzione, inoltre, le sfide della comunicazione, che svolge un ruolo fondamentale nel superare narrazioni fuorvianti, generare fiducia e diffondere storie che raccontino una nuova idea di sviluppo.
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Innovazione e green jobs
Con un ricco palinsesto di appuntamenti dedicati all’orientamento e alla formazione, Ecomondo è stato anche laboratorio di sinergie tra studenti e giovani lavoratori che vogliono orientarsi verso la sostenibilità, e aziende impegnate nella transizione ecologica. Un percorso, che rientra nell’ambito dell’iniziativa Green Jobs & Skills , a sua volta inserita nel più ampio progetto dedicato all’innovazione. Start-Up & Scale-Up si sono così incontrate all’interno dell’Innovation District, che ha ospitato 40 realtà ad alto contenuto tecnologico, tra cui 20 provenienti da Marocco e Tunisia, selezionate attraverso il programma Lab Innova for Africa “Luca Attanasio”, promosso da Agenzia ICE e MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale). Durante la manifestazione è stato inoltre assegnato il Premio Lorenzo Cagnoni per l’Innovazione Green, riconoscimento alle sette tecnologie più promettenti presentate nei vari settori espositivi.
Tra i padiglioni più visitati di questa edizione di Ecomondo, il Salone biennale del Veicolo per l’Ecologia (Sal.Ve), organizzato con ANFIA, che ha portato in mostra le più avanzate soluzioni per la raccolta e la gestione dei rifiuti solidi e liquidi, per lo spazzamento stradale e per gli spurghi, fondamentali per la costruzione di Circular & Healthy City.
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Appuntamento al 2026
Con questi risultati, Ecomondo ha chiuso l’edizione 2025 rafforzando la propria missione di laboratorio permanente per l’innovazione sostenibile e piattaforma di confronto internazionale. L’appuntamento con la 29ª edizione è già fissato: dal 3 al 6 novembre 2026 la Fiera di Rimini tornerà a essere il cuore pulsante della transizione verde globale.
Articolo scritto da Emanuele Bompan e Maria Carla Rota
Questo blog è un progetto editoriale sviluppato da Ecomondo con Materia Rinnovabile
PUBBLICAZIONE
25/11/2025