LE MATERIE PRIME SECONDE NELL'ECONOMIA CIRCOLARE: FOCUS RIFIUTI INERTI
Riduzione delle emissioni e dei rifiuti, risparmio di materie prime, creazione di nuove opportunità di lavoro: ecco alcuni dei benefici legati al riciclo dei rifiuti in particolare da costruzione e demolizione. A livello europeo rimangono alcune criticità legate al mercato, alla possibile contaminazione da sostanze pericolose e alla mancanza di norme omogenee tra gli stati.
Il riciclo dei materiali e dei beni è uno dei modi principali per ridurre il consumo di risorse primarie, sostituendole con materiali secondari ricavati da rifiuti riciclati, approccio indispensabile per raggiungere la sostenibilità, l'autosufficienza delle materie prime e i benefici legati all'economia circolare. Riciclare i rifiuti ricavandone nuove materie prime abbassa al minimo la necessità di nuovi input di materiali vergini ed energia, riducendo al contempo le pressioni ambientali legate all'estrazione delle risorse, alle emissioni e alla gestione dei rifiuti e generando posti di lavoro.
Nell’ambito della gerarchia dei rifiuti definita dalla Waste Framework Directive (2008/98/EC), le materie prime seconde rappresentano materiali e prodotti che si possono utilizzare come materie prime tramite il semplice riuso, il riciclo o il ripristino.
Gli obiettivi dell'UE per la gestione dei rifiuti sono importanti per aumentare i tassi di riciclo e quindi la percentuale (e la quantità) di rifiuti riciclati all'interno dei rifiuti prodotti. L'utilizzo di norme che favoriscano l'impiego di materie prime seconde può inoltre essere utile supporto per favorire l'impiego di queste rispetto alle materie prime vergini.
Criticità del settore
Il riciclo dei rifiuti come materie prime seconde tuttavia contiene alcune criticità:
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necessità di mantenere alto il valore dei materiali riciclati per crearne un mercato e dal punto di vista ambientale,
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sicurezza: è necessario garantirne la sicurezza dei materiali e dei processi di recupero e riciclo riducendo le sostanze pericolose sia attraverso azione di prevenzione (non utilizzo di materiali pericolosi) che attraverso la corretta gestione dei rifiuti in modo da evitare contaminazioni,
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mancanza di uno standard comune a livello europeo che comporta incertezze sulla qualità delle materie prime e seconde e rende difficile verificare i livelli di impurezza o la sostenibilità di alti gradi di riciclo,
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eterogeneità delle regole e delle norme vigenti a livello nazionale che ostacolano lo scambio di materie prime seconde tra Paesi europei.
I rifiuti da costruzione e demolizione
I rifiuti da costruzione e demolizione (CDW) rappresentano oltre un terzo di tutti i rifiuti prodotti nell'UE. Comprendono tutti i rifiuti prodotti dalla costruzione e demolizione di edifici e infrastrutture, nonché dalla pianificazione e manutenzione delle strade. Contengono un'ampia varietà di materiali come cemento, mattoni, legno, vetro, metalli e plastica.
Alcune componenti di CDW hanno elevato valore di mercato, altre potrebbero averlo basso, ma sono comunque facilmente riutilizzabili in nuovi prodotti o materiali. Le tecnologie per la separazione e il recupero dei rifiuti da costruzione e demolizione sono ormai oramai ben consolidate, facilmente accessibili e generalmente poco costose.
Quando non vengono separati alla fonte, i rifiuti da costruzione e demolizione possono contenere anche piccole quantità di materiali pericolosi come solventi e amianto. Questo potrebbe comportare rischi particolari per l'ambiente e impedirne il riciclo. L'Unione Europea mira a garantire che i CDW siano gestiti in modo ecologicamente corretto. Sfruttare appieno il potenziale dei rifiuti da costruzione e demolizione contribuirà alla transizione verso un'economia circolare.
Obiettivi per il riciclo dei rifiuti da costruzione e demolizione
In base alla direttiva 2008/98/EC:
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entro il 2020, la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio e il recupero di altri materiali di rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi (esclusi i materiali naturali definiti nella categoria 17 05 04 nell'elenco dei rifiuti) deve essere aumentata ad un minimo del 70 % del peso,
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promuovere la demolizione selettiva per consentire la rimozione e la manipolazione sicura delle sostanze pericolose e facilitare il riutilizzo e il riciclaggio di alta qualità mediante la rimozione selettiva dei materiali e l'istituzione di sistemi di smistamento.
Nel 2018 è stata pubblicata una revisione sull'attuazione della legislazione dell'Unione Europea in materia di rifiuti che coinvolge anche i rifiuti da costruzione e demolizione (testo qui). L'Unione Europea ha poi emesso alcune linee guida utili alla gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione quali:
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Protocollo di gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione linee guida non vincolanti su come gestire correttamente questo flusso di rifiuti. (EU Construction and Demolition Waste Protocol and Guidelines)
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Linee guida per gli audit prima della demolizione degli edifici - linee guida sulle migliori pratiche per la valutazione dei rifiuti da costruzione e demolizione prima della demolizione o ristrutturazione di edifici e infrastrutture.
Considerazioni per i decisori politici
L'Unione Europea, nel briefing Construction and demolition waste: challenges and opportunities in a circular economy, presenta una gamma di interventi per facilitare l'adozione di azioni di economia circolare che miglioreranno la gestione CDW. Di seguito sono riportati esempi di opzioni generiche che possono essere ulteriormente specificate come solidi strumenti politici e affrontano ampiamente tutti gli ostacoli sopra individuati(1).
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I materiali secondari devono avere un prezzo competitivo, ad esempio utilizzando strumenti come le tasse. Devono anche essere assorbiti da mercati pienamente funzionanti, sostenuti da misure come gli appalti pubblici verdi, per creare domanda per loro;
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La standardizzazione dell’utilizzo delle materie prime secondarie secondo i principi dell'UE contribuirebbe ad alleviare la mancanza di credibilità di tali materiali a livello nazionale;
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La comunicazione tra le parti interessate e la condivisione e la conservazione delle informazioni facilita la demolizione selettiva, la ristrutturazione e il retrofit;
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La ricerca e lo sviluppo di soluzioni tecnologiche con un focus sullo sviluppo di prodotti da costruzione rispettosi dei principi di economia circolare al fine di aumentare il riutilizzo dei componenti di costruzione e prevenire gli sprechi aumentando la durata della costruzione stessa;
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Obiettivi della politica di gestione dei rifiuti più ambiziosi con un focus sulla qualità della gestione, come l'introduzione di requisiti per il riutilizzo di CDW, riorienterebbero le attuali pratiche di gestione dei rifiuti verso un approccio più circolare.
(1) Construction and demolition waste: challenges and opportunities in a circular economy
Buone pratiche per favorire il recupero ed il riciclo dei rifiuti da costruzione e demolizione: il consorzio REC
In Italia, a settembre del 2020, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale la modifica alla norma che riguarda il Deposito temporaneo dei rifiuti (all’articolo 185 bis del Decreto legislativo 152 del 2006) creando la figura giuridica del Deposito preliminare alla raccolta. Questa ha posto le basi normative per la nascita, l'11 maggio 2021, del consorzio REC (Recupero Edilizia Circolare).
«Il flusso è semplice: le PMI edili e gli artigiani conferiscono in modo differenziato i rifiuti di costruzione e demolizione presso i Centri Preliminari di Raccolta (CPR). Questi li avviano agli impianti di recupero e riciclo. I materiali riciclati ottenuti possono essere distribuiti e venduti attraverso la stessa rete dei centri vendita del consorzio. Con la rete dei CPR del Consorzio REC e grazie a una piattaforma di condivisione della gestione dell’operatività, si riducono gli sprechi e migliorano i vantaggi. I CPR incrementano, infatti, il riciclo e facilitano la diffusione e la vendita di nuovi materiali riciclati di qualità, diventando protagonisti dell’economia circolare.»(2)
(2) Recupero dei materiali da costruzione e demolizione: rivendite edili protagoniste dell’economia circolare – blog italcementi
Approfondimenti
Unione Europea, Piano d'azione per l'economia circolare
L'UE si avvicina a un mercato funzionante delle materie prime secondarie
La strategia circolare dell'UE: una corsa al recupero delle materie prime
Unione Europea, Waste statistics
Unione Europea, Trade in recyclable raw materials by waste
Eurostat, Recovery rate of construction and demolition waste
Unione Europea, Construction and demolition waste
Unione Europea, Designing buildings in the context of the circular economy, febbraio 2020
Agenzia Europea per l'Ambiente, Waste recycling in Europe