NUOVE TECNICHE GENOMICHE (NGT): LA SOLUZIONE PER UN’AGRICOLTURA PIÙ SOSTENIBILE E RESILIENTE
Nell’UE è in corso il dibattito sulle nuove biotecnologie agricole, dette anche Tea (Tecnologie di evoluzione assistita), che possono aumentare la sicurezza alimentare e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Ma serve una regolamentazione chiara e responsabile.
Nelle ultime settimane l’Unione Europea ha dato il via al “trilogo”, ovvero un negoziato informale tra Parlamento, Consiglio e Commissione UE, per definire la normativa sulle piante ottenute attraverso le Nuove tecniche genomiche (Ngt - New genomic technique), conosciute in Italia anche come Tecniche di evoluzione assistita (Tea), e sugli alimenti e mangimi da esse derivati.
Queste nuove biotecnologie agricole rientrano nell’ampia gamma di innovazioni, tra cui pure l’agricoltura di precisione, che possono servire a rendere il sistema alimentare mondiale più sostenibile e resiliente.
COSA SONO LE NGT (NUOVE TECNICHE GENOMICHE)
Dette anche Tecniche di selezione di precisione, le Nuove tecniche genomiche (Ngt - New genomic technique) intervengono sul materiale genetico delle piante (ma anche degli animali o dei microrganismi): possono essere utilizzate per conferire nuove caratteristiche oppure per modificare quelle esistenti, dal contenuto nutritivo alla resistenza ad attacchi parassitari o a condizioni climatiche avverse, come siccità o inondazioni.
Con questo termine, comunque, ci si riferisce in particolare alle tecniche sviluppate dopo l’adozione nel 2001 della normativa UE sugli Ogm (Organismi geneticamente modificati), a cui le Ngt sono state equiparate da una sentenza della Corte di giustizia Ue nel 2018, seppure ci siano alcune importanti differenze.
Le Nuove tecniche genomiche, infatti, non prevedono l’introduzione di geni provenienti da specie diverse, ma solo l’aggiunta, l’eliminazione o la riorganizzazione di sezioni di Dna e consentono di modificare il genoma in modo più preciso e più rapido, con il risultato che una pianta ottenuta attraverso le Tea può risultare geneticamente indistinguibile da una generata per mutazione naturale o tramite incroci tradizionali.
I VANTAGGI DELLE NGT: ESEMPI
Le moderne tecniche genomiche rappresentano uno strumento strategico per rendere i sistemi agroalimentari più sostenibili e per affrontare complesse sfide globali, come la sicurezza alimentare e il climate change.
L’applicazione delle Ngt consente infatti di selezionare varietà vegetali dotate di maggiore resilienza agli stress ambientali e meno bisognose di pesticidi e fertilizzanti. L’accelerazione dei processi di selezione varietale, resa possibile dalle Ngt, favorisce il rapido sviluppo di colture ad alte rese, più robuste e talvolta anche più sicure dal punto di vista nutrizionale, grazie alla possibilità di ridurre la presenza di allergeni.
Inoltre, queste innovazioni consentono un uso più efficiente delle risorse naturali, come acqua e suolo, contribuendo così a ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura. Alcuni esempi concreti dell’impiego di queste tecnologie includono il frumento a basso contenuto di glutine, la patata geneticamente migliorata per resistere a specifici patogeni e il mais selezionato per tollerare la mancanza d’acqua per periodi prolungati.
PERCHE L’UE HA BISOGNO DI NUOVE NORME?
L’obiettivo del trilogo attualmente in corso è quello di fornire chiarezza giuridica per l’immissione in commercio delle piante Ngt. Bisogna vedere quale sarà la versione finale del testo in discussione, che dovrà essere formalmente adottato dal Consiglio e dal Parlamento prima di poter entrare in vigore, ma in generale i due co-legislatori concordano sulle linee principali della proposta avanzata dalla Commissione europea nel luglio 2023.
Due i percorsi previsti:
- le piante Ngt di categoria 1, proprio perché potrebbero anche essere presenti in natura o ottenute mediante tecniche di selezione convenzionali, verrebbero trattate in modo analogo alle piante convenzionali, quindi sarebbero esentate dalla normativa sugli Ogm;
- nella categoria 2, invece, rientrerebbero tutte le altre piante Ngt, che sarebbero etichettate come tali e a cui si applicherebbero le norme previste dalla legislazione sugli Ogm, compresa la valutazione del rischio e l'autorizzazione prima dell’immissione in commercio. Si escluderebbe poi l’utilizzo di Ngt nell’ambito della produzione biologica.
DISTRUTTO IL PRIMO VIGNETO TEA IN EUROPA
Le piante Ngt sono al centro di un articolato dibattito, che implica anche aspetti etici, oltre al rischio, sollevato da più parti, di concentrare l’innovazione nelle mani delle grandi aziende a discapito dei piccoli produttori.
Per quanto riguarda questa sperimentazione l’Italia, che attraverso la Legge di Bilancio 2025 ha destinato alla ricerca e all’innovazione nel settore agroalimentare fondi per 21 milioni di euro, è pioniera in Ue.
Nell’ottobre 2024 a San Floriano Valpolicella, per esempio, è stato inaugurato il primo vigneto europeo con piante ottenute con le Tea resistenti alla peronospora, una malattia fungina responsabile del calo produttivo italiano nella vendemmia 2023. Un importante risultato della ricerca in viticoltura, raggiunto dall’Università di Verona, attraverso il suo spin-off Edivite.
Nel febbraio 2025, però, ignoti hanno preso di mira il vigneto sperimentale, causando gravi danni alle coltivazioni. Solo pochi mesi prima a Mezzana Bigli, in provincia di Pavia, era stato distrutto un campo sperimentale di riso geneticamente migliorato, ottenuto sempre attraverso l’uso delle Ngt.
Articolo scritto da Emanuele Bompan e Maria Carla Rota