Organizzato da

28ª Edizione  04-07 Novembre 2025  Quartiere Fieristico di Rimini
chevron_left chevron_right

Cerca

Materie prime critiche: l’Ue promuove 60 progetti strategici

Materie prime critiche: l’Ue promuove 60 progetti strategici

L’Europa ha fortemente bisogno di rendere la propria transizione energetica indipendente, colmando internamente i possibili futuri gap nella fornitura di materie prime. Per questo motivo sta sostenendo iniziative che possano rendere realizzabile questo obiettivo, coinvolgendo i paesi membri, ma guardando anche al di fuori dei suoi confini. A questo proposito il 2025 è stato un anno chiave, perché sono stati selezionati 60 progetti strategici, in attuazione del Critical Raw Materials Act, che contribuiranno alla competitività dell’industria europea, in particolare di settori come l’elettromobilità, le energie rinnovabili, la difesa e l’aerospaziale.

La domanda di materie prime critiche
Il Critical Raw Materials Act (CRMA) è entrato in vigore il 23 maggio 2024 per rispondere alla crescente domanda di materie prime critiche che l’Europa sta affrontando, a causa della progressiva decarbonizzazione delle economie. Ad esempio, si prevede che nell’UE la domanda di terre rare, elemento chiave nella produzione di magneti ad alte prestazioni, aumenterà di sei volte entro il 2030 e di sette volte entro il 2050; per il litio, si prevede che la domanda nell’UE aumenterà di dodici volte entro il 2030 e di ventuno volte entro il 2050.

Oggi l’Europa dipende fortemente dalle importazioni, spesso concentrate su un singolo paese terzo, e le recenti crisi hanno evidenziato l’alta vulnerabilità alle interruzioni dell’approvvigionamento. Senza un’azione congiunta e tempestiva, un mercato unico ben funzionante e una strategia basata su resilienza e competitività, le industrie europee e gli sforzi dell’UE per raggiungere i suoi obiettivi climatici e digitali sono a rischio.


 



La strategia del Critical Raw Materials Act
In concomitanza con l’entrata in vigore del CRMA, quindi, la Commissione ha pubblicato anche un invito a presentare proposte per il riconoscimento di Progetti Strategici, con scadenza il 22 agosto 2024. Dopo aver valutato le domande con il supporto di esperti esterni, ha individuato un elenco di progetti per l’estrazione, la lavorazione, il riciclaggio o la sostituzione di materie prime strategiche.

Successivamente ha consultato il Comitato per le Materie Prime Critiche, composto dagli Stati membri, e il Parlamento europeo, in qualità di osservatore, e infine, il 20 febbraio 2025 e il 12 marzo 2025, ha adottato un parere sull’elenco dei Progetti Strategici.

La strategia punta a coprire entro il 2030 almeno il 10% della domanda europea con l’estrazione interna, almeno il 40% con la trasformazione effettuata nell’Ue e almeno il 25% con il riciclo. Non più del 65% del consumo annuo UE, inoltre, deve provenire da un singolo paese terzo.



I 47 progetti in 13 stati membri
Il 25 marzo 2025 è stato così annunciato un primo elenco di 47 progetti strategici nell’UE, distribuiti in 13 stati membri. Per l’esattezza, 25 riguardano l’estrazione, 24 la trasformazione, 10 il riciclo e 2 la sostituzione dei materiali critici. Complessivamente vengono coperte 14 delle 17 materie prime strategiche individuate dal CRMA.

Diversi progetti sono dedicati al litio (22 progetti), al nichel (12 progetti), al cobalto (10 progetti), al manganese (7 progetti) e alla grafite (11 progetti), in modo da apportare benefici alla catena del valore per veicoli elettrici, batterie e sistemi di accumulo. Altri progetti strategici riguardano il magnesio (1 progetto) e il tungsteno (3 progetti), per contribuire alla resilienza dell’industria della difesa dell’UE, mentre il bismuto, il silicio metallico e il titanio metallico non sono inclusi in questo primo elenco.

I paesi coinvolti sono Belgio, Estonia, Repubblica Ceca, Grecia, Svezia, Finlandia, Portogallo, Polonia, Romania, Francia, Germania, Spagna e Italia, che si distingue soprattutto nel settore del riciclo, aggiudicandosi 4 dei 10 progetti approvati in questo comparto.


 



Benefici per i progetti selezionati
Per diventare operativi, i 47 progetti strategici prevedono un investimento complessivo di capitale di 22,5 miliardi di euro. Potranno beneficiare del supporto coordinato della Commissione, degli Stati membri e delle istituzioni finanziarie, in particolare per quanto riguarda l'accesso ai finanziamenti e il sostegno per entrare in contatto con i relativi acquirenti. Beneficeranno inoltre di disposizioni semplificate in materia di autorizzazioni: in linea con la CRMA, il processo di rilascio non supererà i 27 mesi per i progetti di estrazione e i 15 mesi per gli altri progetti. Attualmente, le procedure di autorizzazione possono durare dai cinque ai dieci anni.

Altri 13 progetti in Paesi terzi
A giugno 2025 la Commissione ha poi annunciato di aver selezionato altri 13 progetti strategici, questa volta situati al di fuori dell'UE, compresi Paesi o territori d’oltremare. L’obiettivo è duplice: diversificare le fonti di approvvigionamento dell’Unione, aumentando la sicurezza economica, e contemporaneamente stimolare la creazione di valore locale nei paesi terzi.
 

Sette progetti sono localizzati in Canada, Groenlandia, Kazakistan, Norvegia, Serbia, Ucraina e Zambia, con cui l’UE ha un partenariato strategico sulle catene del valore delle materie prime; i restanti si trovano in Brasile, Madagascar, Malawi, Nuova Caledonia, Sudafrica e Regno Unito.
 

Dieci progetti riguardano litio, nichel, cobalto, manganese e grafite, due riguardano l’estrazione di terre rare, mentre altri ancora sono dedicati al rame, usato per le reti elettriche e la microelettronica, al tungsteno e al boro, utilizzati nei settori delle automobili, delle energie rinnovabili, dell’aerospazio e della difesa.

Si stima che i 13 progetti strategici al di fuori dell'UE necessitino di un investimento di capitale complessivo di 5,5 miliardi di euro per l'avvio delle attività. La Commissione, attraverso partenariati strategici, rafforzerà la cooperazione con i paesi terzi interessati per garantire lo sviluppo dei progetti stessi.

Articolo scritto da Maria Carla Rota

Questo blog è un progetto editoriale sviluppato da Ecomondo con Materia Rinnovabile

PUBBLICAZIONE

04/09/2025

Altre news correlate

19/08/2025

(Dis)Fare impresa: storia di un’azienda familiare, simbolo di resilienza, nel settore della sostenibilità e del riciclo

SCOPRI DI PIÙ arrow_forward

5 Start-up circolari da non perdere

06/07/2023

5 Start-up circolari da non perdere

SCOPRI DI PIÙ arrow_forward

5 under 30 che hanno rivoluzionato l'economia circolare

03/04/2025

5 under 30 che hanno rivoluzionato l'economia circolare

SCOPRI DI PIÙ arrow_forward

7 giovani under 30, leader della green and circular economy

23/04/2025

7 giovani under 30, leader della green and circular economy

SCOPRI DI PIÙ arrow_forward

7 trend nell'economia green che definiranno il 2025

05/12/2024

7 trend nell'economia green che definiranno il 2025

SCOPRI DI PIÙ arrow_forward

AI, big data e tecnologie predittive per la Blue Economy

15/12/2024

AI, big data e tecnologie predittive per la Blue Economy

SCOPRI DI PIÙ arrow_forward

Acqua in Europa: come affrontare il cambiamento climatico

30/05/2023

Acqua in Europa: come affrontare il cambiamento climatico

SCOPRI DI PIÙ arrow_forward

Agricoltura di precisione: quali vantaggi offre e come può sostenere i paesi del Nordafrica?

29/04/2025

Agricoltura di precisione: quali vantaggi offre e come può sostenere i paesi del Nordafrica?

SCOPRI DI PIÙ arrow_forward

Alluvione in Emilia-Romagna, un anno dopo

10/05/2024

Alluvione in Emilia-Romagna, un anno dopo

SCOPRI DI PIÙ arrow_forward

Batterie al sodio: la tecnologia che può rendere l'UE più indipendente dai materiali critici

24/04/2025

Batterie al sodio: la tecnologia che può rendere l'UE più indipendente dai materiali critici

SCOPRI DI PIÙ arrow_forward

Blue Economy: quali lavori per i più giovani?

27/11/2024

Blue Economy: quali lavori per i più giovani?

SCOPRI DI PIÙ arrow_forward

Blue Rolodex: Start-up & Influencer della Blue Economy

17/09/2024

Blue Rolodex: Start-up & Influencer della Blue Economy

SCOPRI DI PIÙ arrow_forward

Boom di green jobs ma mancano i candidati

30/05/2024

Boom di green jobs ma mancano i candidati

SCOPRI DI PIÙ arrow_forward

COP29, evitato il fallimento del negoziato sul clima

26/11/2024

COP29, evitato il fallimento del negoziato sul clima

SCOPRI DI PIÙ arrow_forward

Circular & Healthy City: il modello per una progettazione urbana sostenibile

02/09/2025

Circular & Healthy City: il modello per una progettazione urbana sostenibile

SCOPRI DI PIÙ arrow_forward

Circular XR economy

11/04/2024

Circular XR economy

SCOPRI DI PIÙ arrow_forward

arrow_back
arrow_forward