Nata nel 2007 da un gruppo di professionisti con oltre vent’anni di esperienza alle spalle, la padovana FOR REC, che ha sede a Santa Giustina in Colle, è una realtà industriale dinamica, riconosciuta a livello internazionale nel settore del riciclo dei rifiuti solidi. Conta oltre 100 dipendenti in Italia, oltre a 70 collaboratori presso la sede produttiva in Serbia, ed ha un parco macchine di oltre 60 modelli.
L’attività si articola su quattro aree principali, che vanno dalla progettazione e costruzione di trituratori e macinatori alla realizzazione di impianti completi, dai servizi di assistenza e manutenzione ad alta efficienza allo sviluppo di tecnologie eco-compatibili.
<<Siamo un’azienda che ha fatto dell’innovazione tecnologica, della sostenibilità ambientale e della flessibilità progettuale i suoi punti di forza>>, spiega il CEO Marco Zoccarato, raccontando la storia dell’azienda, che oggi opera in vari paesi del mondo attraverso una rete commerciale in espansione. <<L’area UE è un riferimento importante, perché all’avanguardia sul tema normativo, ma i nostri modelli di business possono essere facilmente "esportati". Certo, sono necessarie politiche volte a diminuire gli accessi in discarica e a valorizzare gli scarti, ma i rifiuti possono essere una risorsa preziosa, se correttamente gestiti>>.
All’interno del vasto settore del riciclaggio industriale, su quali settori si concentra FOR REC?
<<La valorizzazione degli scarti metallici ed elettronici è senza dubbio il campo applicativo che ci sta impegnando di più in questi mesi. Il trattamento dei cavi e dei motori elettrici, degli scarti di alluminio, delle apparecchiature elettroniche domestiche, come ad esempio i frigoriferi, richiede continua ricerca ed attenzione al fine di realizzare soluzioni sostenibili, che permettano di ottimizzare i processi produttivi, mantenendo standard di recupero molto elevati. Lo studio e la realizzazione di tecnologie che uniscono affidabilità, performance e bassi costi di gestione è un plus che ci permette di offrire soluzioni all’avanguardia e personalizzate sulle esigenze specifiche>>.
A questo proposito, come combinare personalizzazione e sostenibilità ambientale?
<<Ogni progetto è frutto di una preziosa condivisione di esperienze e conoscenze: saper ascoltare le esigenze dei nostri clienti è una caratteristica che ci viene riconosciuta da sempre. Le nostre installazioni sono facilmente implementabili, sempre modulari e dotate di strumentazione per la diagnostica remota. Studiare soluzioni a impatto ambientale zero è un nostro must: niente emissioni polverose, basso impatto acustico, nessun percolato fuori controllo, prevenzione dei rischi di scoppio o incendio, controllo delle temperature di esercizio e ottimizzazione dei consumi elettrici sono solo alcuni dei parametri che rendono sostenibili e sicuri i nostri impianti>>.
In Francia avete installato il primo impianto al mondo per il trattamento e il riciclo dei boiler a fine vita: come avviene il processo?
<<Questo pionieristico impianto, che ha una capacità di 20.000 tonnellate all’anno e operatività continua 24/7, è un un caso di eccellenza mondiale: un esempio concreto di economia circolare applicata a un rifiuto complesso, fino ad oggi poco valorizzato, capace di coniugare efficienza, recupero di risorse e sicurezza ambientale.
Il processo inizia con lo svuotamento dei boiler da eventuali residui d’acqua e il loro caricamento su nastro per essere avviati alla triturazione. Il materiale viene poi lavorato all’interno di una torre di macinazione, composta dal nostro trituratore bialbero TBB2000H e dal nostro quadrialbero TQB2000H, in un ambiente controllato per evitare la dispersione di gas. Successivamente, si avvia la fase di separazione dei materiali: il ferro viene isolato e pulito, mentre i restanti materiali, come plastiche, metalli, cavi, calcare e poliuretano, passano attraverso vari sistemi che separano in modo preciso ogni componente. In particolare, alluminio e rame vengono recuperati grazie a tecnologie specifiche. Una parte molto interessante è il trattamento del poliuretano espanso, che viene trasformato in pellet: durante questa fase si libera del gas, che viene raccolto, purificato e raffreddato fino a diventare liquido, per poi essere conservato in bombole in totale sicurezza>>.
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Anche il tema del fine vita dei pannelli fotovoltaici è sempre più centrale: quali tecnologie offre FOR REC?
<<Entro il 2050 si stima la dismissione di oltre 80 milioni di tonnellate di moduli solari. A questa sfida rispondiamo con impianti chiavi in mano progettati per garantire efficienza operativa, sostenibilità ambientale e massimo recupero dei materiali. Le nostre linee di trattamento per pannelli fotovoltaici iniziano con una prima fase di riduzione e triturazione, pensata per ottenere una pezzatura uniforme del materiale. Segue una fase di pulizia e raffinazione, che migliora la qualità del materiale trattato e ne facilita il riciclo. Infine, attraverso sistemi di separazione avanzati, è possibile recuperare in modo selettivo componenti di valore come vetro, alluminio, EVA e silicio. Ogni impianto è modulare e personalizzabile in base alle esigenze produttive del cliente, con bassi costi di gestione, ridotta manutenzione e una perfetta integrazione nei processi di economia circolare. Una soluzione concreta e scalabile per affrontare una delle più grandi sfide ambientali dei prossimi decenni>>.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
<<I progetti tecnici a cui ci stiamo dedicando sono principalmente pannelli fotovoltaici e schermi piatti, ma anche le batterie al litio sono un tema che stiamo monitorando. In più lavoriamo costantemente per ottimizzare le soluzioni già esistenti. Infine, ma non meno importante, facciamo del nostro meglio, perché si possano conoscere nel mondo le opportunità legate al riciclo, alla valorizzazione e all’importanza di salvaguardare il nostro pianeta>.
A livello di scenario, come si muoverà il settore in futuro?
<<Prevedo una sempre più importante azione normativa, che punterà ad una drastica riduzione o eliminazione delle discariche, un aumento di progetti Waste to Energy ed una sempre più corretta gestione dei rifiuti pericolosi, ancora oggi piuttosto migliorabile. I progetti futuri sfrutteranno l’AI, la robotica e la selezione ottica. Potenzialmente l’85% dei rifiuti che produciamo può avere una nuova vita: credo che questa consapevolezza debba dettare le linee guida dei prossimi anni>>.
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Come si articolerà la vostra presenza a Ecomondo 2025?
<<Avremo uno stand innovativo, progettato per offrire un’esperienza coinvolgente e concreta, capace di far toccare con mano ciò che FOR REC realizza ogni giorno. Sarà possibile vedere video esclusivi dei nostri impianti più recenti e innovativi, oltre a filmati che illustrano le fasi di trattamento dei materiali riciclati attraverso le nostre tecnologie. Un’esperienza visiva immersiva, pensata per trasmettere in modo diretto il valore e l’impatto del nostro lavoro. All’interno dello stand sarà presente anche un angolo dedicato ai materiali riciclati, dove si potranno osservare da vicino campioni di materiale triturato e trattato dalle nostre macchine, per comprendere concretamente la qualità e la precisione dei processi. Inoltre, esporremo la nostra nuova macchina X3000H, dotata di motori torque di nuova generazione, progettati internamente: una soluzione ad alte prestazioni, che rappresenta un ulteriore passo avanti in termini di efficienza energetica e sostenibilità operativa. Il nostro team tecnico e commerciale sarà a disposizione per tutta la durata della fiera, offrendo consulenza, approfondimenti tecnici e supporto diretto>>.
Articolo scritto da Maria Carla Rota
Questo blog è un progetto editoriale sviluppato da Ecomondo con Materia Rinnovabile
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12/07/2025