Evento
Negli ultimi mesi, il dibattito sulla sostenibilità ha subìto una profonda trasformazione, segnata da un crescente greenlash che ne mette in discussione l’urgenza e l’efficacia. In un contesto globale sempre più instabile – dal punto di vista commerciale, energetico e geopolitico – si sta delineando un nuovo ordine mondiale caratterizzato da profonde divergenze nell’approccio alla transizione.
Da un lato, lo scetticismo alimentato dalle posizioni conservatrici promuove una narrazione che vede la sostenibilità come un ostacolo alla crescita. Dall’altro, la scelta europea di affidare alla regolamentazione e alla finanza il compito di guidare il cambiamento sembra essere stata investita da una “doccia ghiacciata” che ha colpito tutti gli attori in gioco. Un “reset” pragmatico delle strategie ambientali è più che mai urgente per risolvere questo Paradosso Climatico e contrastare l’effetto regressivo che le politiche promosse nell’ultimo quinquennio hanno prodotto sul consenso pubblico.
In questo panorama di incertezza, anche il percorso verso la neutralità climatica – pur restando un obiettivo centrale – è esposto a rischi di rallentamenti e compromessi. Per rilanciare l’economia e la competitività sostenibile, l’UE si è affidata a un Competitiveness Compass che identifica nell’innovazione, nella decarbonizzazione e nell’autonomia i punti cardinali che guideranno la CE nei prossimi 5 anni di mandato. Un’economia a basse emissioni di carbonio può, infatti, ridurre l’impatto ambientale e al tempo stesso generare occupazione, innovazione e sviluppo industriale. La semplificazione degli obblighi di rendicontazione, soprattutto per le PMI, e l’incremento degli investimenti pubblici costituiranno le leve attraverso cui l’Europa intende catturare questo potenziale.
Allentare la pressione burocratica consente alle imprese di determinare con più libertà se e come posizionarsi sull’integrazione della sostenibilità nel business, orientando le proprie risorse verso investimenti “puliti” più che verso la soddisfazione di requisiti normativi.
L’obiettivo dell’incontro è esplorare, alla luce del nuovo scenario geopolitico ed economico, le condizioni per una transizione giusta, che rafforzi – anziché ostacolare – la competitività delle imprese europee nel contesto globale.
Programma
15.30 Registrazione e welcome coffee
16.00 Apertura lavori
Corrado Arturo Peraboni, CEO di Italian Exhibition Group
16.05 Scenario di riferimento
Carlo Cici, Partner & Head of Sustainability di TEHA
16.20 Sostenibilità e ESG: ripensare o rilanciare? La reazione di individui ed imprese alle sfide di oggi
Andrea Alemanno, Responsabile delle Service Line Public Affairs e Corporate Reputation di Ipsos
16.35 Tavola rotonda
Modera:
Carlo Cici, Partner & Head of Sustainability di TEHA
Intervengono:
Davide Abate, Chief Industrial Officer di Ferrari
Adriano Alfani, CEO di Versalis (Eni) & Catia Bastioli, CEO di Novamont
Gianluca Bufo, CEO di Gruppo Iren
Marco Codognola, CEO di Itelyum
Alessandro Colombo, CEO di UNIDRO & SODAI
Orazio Iacono, CEO di Gruppo Hera
Renato Mazzoncini, CEO di Gruppo A2A
18.00 Chiusura lavori
A cura di: Ecomondo
4 novembre , 16:00 - 18:00
Lingua dell'evento
italiano
Categoria
Financing
Tipologia
Evento on-site
Relatori
Carlo Cici
Partner e Responsabile della Sostenibilità, The European-House Ambrosetti
Andrea Alemanno
Responsabile Affari Pubblici e Reputazione Ipsos
Davide Abate
Chief Industrial Officer Ferrari
Marco Codognola
Amministratore Delegato di Itelyum
Adriano Alfani
Amministratore Delegato, Versalis (Eni)
Catia Bastioli
Amministratore Delegato e Presidente Novamont SpA
Alessandro Colombo
CEO Sodai e Unidro (NSI Italia)
Gianluca Bufo
Amministratore Delegato Iren