Suoli sani, monitorati e gestiti in modo sostenibile forniscono benefici ambientali, economici e sociali essenziali per la società. È questo il principio su cui si basa la nuova proposta di direttiva europea per il monitoraggio e la resilienza del suolo.


La strategia per il suolo

I suoli sono essenziali per tutti i processi di sostegno alla vita sul nostro pianeta. Sul piano teorico il suolo è una risorsa rinnovabile, ma i processi naturali di formazione del suolo sono molto lenti. Il completo risanamento dei danni causati dall’eccessivo sfruttamento o da altre forme di pressione può richiedere migliaia di anni. Di qui la necessità di porre in atto strategie per tutelarne la salute e rigenerare le aree degradate.

Se i suoli sono sani e gestiti in modo sostenibile, forniscono benefici ambientali, economici e sociali essenziali per la società. A tal proposito l'Unione Europea ha promosso la strategia per il suolo per il 2030. Recentemente la Commissione ha emanato la proposta di direttiva europea per il monitoraggio e la resilienza del suolo.


Il problema

Secondo le stime dell'Unione Europea il 60-70% dei suoli del nostro continente è insalubre, a questo si aggiunge ogni anno un miliardo di tonnellate di suolo che viene sottratto dall’erosione. Lo strato superiore fertile sta scomparendo rapidamente. Secondo l'Unione Europea la stima dei costi del degrado del suolo è pari a oltre 50 miliardi di euro all’anno. 

Le cause principali del degrado dei suoli sono:

  • dovuto ad esempio a scarichi o attività industriali, discariche abusive o mal gestite, incidenti industriali, aree industriali, militari o siti minerari abbandonati o mal gestiti;
  • causata da un’eccessiva espansione urbana;
  • dovuta sia ai cicli geologici naturali che a fenomeni di abbandono dei terreni, incendi ed eccessiva impermeabilizzazione dei suoli che aumenta la velocità dell'acqua e quindi la sua forza erosiva, dagli incendi nei boschi che rendono maggiormente vulnerabili i terreni;
  • perdita di suoli fertili dovuta ai cambiamenti climatici e a fenomeni di erosione;
  • dovuta allo sfruttamento eccessivo delle risorse idriche per l’irrigazione nel settore agricolo, l’incremento demografico, lo sviluppo industriale e urbano e l’espansione del turismo nelle regioni costiere. 

Le conseguenze principali del degrado del suolo sono: diminuzione delle rese agricole che può arrivare alla perdita completa dei raccolti; perdita delle funzioni ecosistemiche come cibo, mangimi, fibre, legname, ciclo dei nutrienti, sequestro del carbonio, controllo dei parassiti o regolazione delle acque. Queste condizioni intensificano la pressione sui restanti terreni sani e ha pesanti ripercussioni sulle catene alimentari e sulla salute umana.


La Missione dell’UE: un accordo sul suolo per l’Europa

La missione dell'UE A Soil Deal for Europe (Mission Soil) è una delle cinque missioni finanziate nell'ambito del programma di ricerca e innovazione (R&I) dell'UE Horizon Europe. Il suo obiettivo è creare 100 Living Lab e Lighthouse entro il 2030 per promuovere la gestione sostenibile del territorio e del suolo nelle aree urbane e rurali.

La Missione guida la transizione verso suoli sani e nei prossimi anni finanzierà un ambizioso programma di ricerca e innovazione con una forte componente di scienze sociali. Creerà una rete efficace di 100 laboratori viventi e fari per co-creare conoscenza, testare soluzioni e dimostrarne il valore in condizioni di vita reale. Svilupperà un quadro armonizzato per il monitoraggio del suolo in Europa e cercherà di sensibilizzare le persone sull’importanza vitale del suolo.
 

La strategia dell’UE per il suolo per il 2030

La strategia definisce un quadro e delle misure concrete per proteggere e ripristinare i suoli e garantire che siano utilizzati in modo sostenibile. Stabilisce visione e obiettivi per migliorare la qualità dei suoli entro il 2050, con azioni concrete entro il 2030.

La nuova strategia dell’UE per il suolo per il 2030 è un risultato chiave della strategia dell’UE sulla biodiversità. Contribuirà agli obiettivi del Green Deal europeo. Tra le azioni della strategia fondamentali sono quelle che riguardano il ripristino dei suoli degradati e la bonifica dei siti contaminati oltre a tutte le azioni di ricerca con approfondimento dei dati e del monitoraggio sul suolo.

La strategia prevede la necessità di mobilitare il necessario impegno sociale e le adeguate risorse finanziarie. A livello normativo si propone la nascita di un passaporto del suolo strumento giuridicamente vincolante per promuovere l’economia circolare e migliorare il riutilizzo del suolo pulito oltre a introdurre obiettivi giuridicamente vincolanti per limitare il drenaggio delle zone umide e dei suoli organici e ripristinare le torbiere.

La Direttiva Europea per il monitoraggio e la resilienza del suolo (Soil Monitoring Law)

Lo scorso 5 luglio 2023 la Commissione Europea ha pubblicato il testo della proposta di Direttiva per il monitoraggio e la resilienza del suolo (Soil Monitoring Law).

Obiettivo della direttiva è costruire un sistema solido e omogeneo di monitoraggio di tutti i suoli nel territorio dell’Unione, necessario per il raggiungimento dell’obiettivo della salute del suolo al 2050 e per rispettare gli impegni internazionali relativi all’azzeramento del consumo di suolo e alla neutralità al degrado del suolo e del territorio.

Attraverso la direttiva l'UE cerca quindi di fermare ed invertire i processi di degrado del suolo, di prevenire e mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici e di perdita di biodiversità, di aumentare la resilienza rispetto ai disastri naturali, di garantire la sicurezza alimentare e di ridurre le contaminazioni del suolo a livelli non più considerati dannosi per la salute dell’uomo e dell’ambiente.

La Direttiva definisce come suolo lo strato superiore della crosta terrestre situato tra la roccia madre e la superficie del terreno, composto da particelle minerali, materia organica, acqua, aria e organismi viventi.

La salute del suolo viene definita come la condizione fisica, chimica e biologica del suolo che determina la sua capacità di funzionare come un sistema vitale e di fornire servizi ecosistemici.

La proposta di direttiva non proibisce o limita il consumo di suolo, ma definisce dei principi di mitigazione, con l’intento di rispettare gli impegni internazionali relativi all’azzeramento del consumo di suolo e alla neutralità al degrado del suolo e del territorio. 

Le misure proposte si suddividono in tre tipologie di azioni per:

  • monitoraggio e valutazione della salute del suolo
  • gestione sostenibile dei suoli 
  • siti contaminati 

Le principali attività che gli Stati membri dovranno svolgere sono 5.

1) Definizione della salute del suolo

2) Monitoraggio della salute del suolo

3) Gestione sostenibile del suolo

4) Identificazione, registrazione, indagine e valutazione dei siti contaminati

5) Ripristino (rigenerazione) della salute del suolo e bonifica dei siti contaminati

Dovrà essere garantito un monitoraggio su base almeno quinquennale di un set di indicatori per descrivere i processi di degrado del suolo, come salinizzazione, erosione, perdita di carbonio organico e compattazione.

Il valore degli indicatori dovrà essere confrontato con specifici criteri di valutazione, alcuni dei quali sono definiti a livello europeo, mentre altri sono demandati, entro certi limiti, alla decisione di ciascuno Stato Membro.

Il monitoraggio dell’impermeabilizzazione e del consumo di suolo dovrà essere effettuato ogni anno sulla base di una metodologia condivisa a livello europeo e che prende come esempio di riferimento il sistema di monitoraggio assicurato da ISPRA e dal SNPA per l’Italia, che quindi si trova già allineata a quanto richiesto su questi temi significativi. 

Nell’allegato 1 alla Direttiva sono elencati una serie di indicatori di qualità del suolo, di cui alcuni con soglie (criteri) definite a livello europeo, altri che verranno definiti per ogni stato membro. Gli indicatori scelti rivestono un ruolo cruciale nell'attuazione della direttiva. Ognuno di essi prevede una soglia che indica lo stato di salute del suolo. Tra gli indicatori comuni a livello dell'intera UE: la salinizzazione, l'erosione, il carbonio organico, la compattazione del sottosuolo. A livello di Stato membro sono citati il contenuto di nutrienti, la contaminazione e la capacità di ritenzione idrica. Altri descrittori senza criteri soglia sono l'acidificazione, la compattazione del suolo superficiale, la biodiversità e l'urbanizzazione.

L'UE prevede che la proposta di Direttiva porterà significativi benefici ambientali e migliorerà la salute del suolo con effetti positivi sulla qualità dell'acqua e dell'aria, sulla biodiversità, sui benefici climatici e alimentari. L'attuazione della proposta creerà numerose opportunità per le PMI sia in termini di crescita (ad esempio, indagine e bonifica dei siti contaminati, servizi di consulenza per la salute del suolo, laboratori di analisi del suolo) che di innovazione nella progettazione e nell'applicazione di misure sostenibili di gestione e ripristino del suolo. L'attuazione del monitoraggio del suolo dovrebbe creare opportunità per la ricerca e per lo sviluppo delle imprese che forniscono i rilevamenti del suolo.

La proposta di direttiva entrerà in vigore dopo la sua adozione, ma è previsto un periodo di transizione di 2 anni per gli Stati membri per adottare e notificare le leggi, i regolamenti e le disposizioni amministrative necessarie per conformarsi a questa direttiva. Dopo la scadenza del termine di transizione, gli Stati membri dovranno istituire una governance adeguata e un quadro di monitoraggio del suolo, compresa la determinazione dei punti di campionamento e l'adozione di metodologie per stabilire i distretti del suolo e istituire un registro dei siti potenzialmente contaminati.

 

Bibliografia

- Commissione Europea, 2023, Proposta di direttiva sul monitoraggio e la resilienza del suolo 

- Commissione Europea, Missione dell’UE: un accordo sul suolo per l’Europa

- Commissione Europea, Piattaforma Missione del Suolo

- Commissione Europea, Strategia per il suolo per il 2030

- Agenzia Europea Ambiente, 2023, Soil monitoring report

- Commissione Europea, Osservatorio del suolo dell'UE  

- Commissione Europea, 2023, Comunicazione sull'uso sostenibile delle risorse naturali 

- EU News, 2023, Suoli sani entro la metà del secolo. La Commissione Ue presenta la proposta per monitorare, gestire e bonificare

- Camera dei deputati, 2023, Disposizioni per il contenimento del consumo di suolo e la rigenerazione urbana

- Agenzia Europea Ambiente, 2023, Green Deal europeo: un uso più sostenibile delle risorse naturali vegetali e del suolo

- Regione Emilia-Romagna, 2023, Proposta di Direttiva Europea sul Suolo