Carta e cartone sono materiali di grande uso. Una loro buona raccolta permette di risparmiare materie prime vergini e di conseguenza energia, riducendo le emissioni inquinanti: attualmente in Italia si ricicla più dell' 80% della carta.

Leggerezza, buone prestazioni tecniche, grande versatilità e facilità di riciclo rendono carta e cartone materiali di grande uso in tutti i settori: dagli imballaggi al settore del design e dell'arredamento. Grazie alle loro caratteristiche carta e cartone stanno sostituendo sempre di più la plastica. Una loro buona raccolta permette di risparmiare materie prime vergini e di conseguenza energia, riducendo così le emissioni inquinanti. L'Italia in questo settore è leader in Europa tanto da aver già raggiunto il target di riciclo del 75% degli imballaggi fissato dall'Unione europea per il 2025 ed è vicina a quello dell'85% fissato per il 2025.

La filiera del riciclo di carta e cartone nonostante alcune criticità degli ultimi anni legate in particolare all'aumento del costo del gas (conseguenza guerra Ucraina), alla pandemia, al blocco importazioni dal mercato macero cinese, ha saputo resistere. Ci sono però ancora molti margini di miglioramento sia sulle quantità che sulla qualità del raccolto.
 

Una filiera che genera benefici ambientali ma non solo

La carta è una tra le filiere più virtuose in Italia, con un tasso di circolarità al 55%. La carta recuperata è la principale fonte di fibra cellulosica per il settore cartario. Una filiera circolare non solo riduce il consumo di materia prima, ma si traduce anche in riduzione dei consumi di energia e acqua, delle emissioni e di una diminuzione della quantità di materiali destinati alle discariche. In vent’anni, i volumi di carta e cartone raccolti sono più che triplicati. Ciò significa 45 milioni di tonnellate di CO2 evitate e 400 discariche risparmiate sul territorio.

Partendo dalla progettazione dei beni, l’ecodesign, fino ad arrivare alle industrie cartarie, la filiera della carta coinvolge numerosi operatori: designer, tecnici, operatori che materialmente raccolgono la carta e lavorano nelle industrie cartiere per un settore che produce lavoro e tasso di occupazione destinato ad aumentare con i futuri investimenti previsti nel settore.


I dati del settore in Italia

Lo scorso 19 luglio è stato pubblicato il rapporto COMIECO i principali dati del settore:

  • 5,3 milioni di t di imballaggi immessi al consumo;
  • tasso di intercettazione medio di carta e cartone sul totale dei rifiuti urbani si attesta al 12,7%;
  • riciclo degli imballaggi cellulosici 81,2% e tasso di recupero 87%, consolidando, anzi superando, l’obiettivo UE al 2025 previsto per la filiera (75% previsto dalla Direttiva 2018/852/CE);
  • il volume annuo di raccolta comunale in Italia cresce e si conferma sopra i 3,6 milioni di tonnellate che corrisponde ad un incremento rispetto al 2021 dello 0,6%, ovvero circa 20 mila tonnellate (l’equivalente del peso di una volta e mezzo la cupola di San Pietro) e pari circa a 61,5 kg/abitante*anno;
  •  972 convenzioni attive, nel 2022 Comieco ha corrisposto ai Comuni oltre 183 milioni di euro per la presa in carico e l’avvio a riciclo di circa 2 milioni di tonnellate, pari a circa il 55% della raccolta differenziata comunale in Italia.

Permane ancora  una differenza nella raccolta, nella qualità e nella dotazione di impianti tra nord e sud. Tra le macroaree italiane la raccolta cresce infatti maggiormente al sud (sud +0,8%, centro +0,5%, nord +0,4%). La parcellizzazione delle convenzioni al Sud resta un freno per uno sviluppo sinergico.

Volendo sintetizzare si può sostenere che il contesto economico nel 2022 è stato caratterizzato da un calo nei consumi con conseguente minore produzione di rifiuti urbani. I cittadini e le imprese hanno continuato tuttavia a gestire i propri rifiuti in modo consapevole, ma non si può dimenticare l’obiettivo di migliorare i livelli attuali per intercettare le 800 mila tonnellate di carta e cartone che anche nel 2022 sono ancora sfuggite ai circuiti di raccolta differenziata e sono state smaltite in discarica. Per l’anno in corso COMIECO stima che sarà confermata la lieve crescita registrata nel 2022, in particolare al Sud dove è atteso un ulteriore passo verso l’obiettivo (simbolico) di superare la soglia di 1 milione di tonnellate raccolte.
 

Il ruolo del PNRR

I fondi del PNNR hanno dato un forte contributo all'ammodernamento, rafforzamento e implementazione di nuove strutture. Il PNRR ha messo a disposizione del settore infatti più di 128 i milioni di euro che si aggiungeranno agli investimenti previsti dalla filiera cartaria, per un totale di oltre 466 milioni di euro. Grazie agli investimenti sugli impianti di trattamento dei rifiuti cartacei, sarà possibile un incremento della capacità di trattamento della filiera di oltre 700.000 tonnellate di carta e cartone, questa evoluzione consentirà di gestire i maggiori volumi di raccolta differenziata che i Comuni italiani intercetteranno nei prossimi anni e di migliorare la qualità della carta recuperata.

I progetti oltre che produrre benefici territoriali e ambientali grazie a una maggiore efficienza energetica, e conseguente diminuzione di emissioni di CO2, produrranno vantaggi economici creando condizioni anche per aumentare i posti di lavoro.

Secondo COMIECO, tenendo conto che tra 2013 e 2021 l’occupazione delle cartiere e degli impianti di trattamento dei rifiuti cartacei è aumentata del 2,5% l’anno, il tasso si attesterà al 3,5% fino al 2026. La capacità di investimento delle imprese coinvolte, attraverso questi fondi sarà incrementata del 21% all’anno per i prossimi dieci anni.
 

Migliorare ancora i risultati della filiera: un traguardo necessario e possibile

Il settore dovrà nei prossimi anni cercare metodi che permettano di migliorare il tasso di raccolta.

Il rapporto COMIECO affronta anche un altro tema critico della filiera: la qualità di quanto raccolto e avvio a riciclo. Anche per il 2022, le analisi qualitative restituiscono comportamenti differenti nelle macroaree del Paese a seconda dei due flussi di raccolta: congiunta (proveniente dalle utenze domestiche) e selettiva (utenze non domestiche).

In circa 1 caso su 4 però il monitoraggio allo scarico in impianto della raccolta “famiglie” pre-selezione non rispetta le specifiche di prima fascia. Questa incidenza supera il 50% al Sud. Il risultato è migliore per la raccolta selettiva – circuiti commerciali – che si conferma di ottima qualità (media frazioni estranee <1%) massimizzando il ristoro economico per i convenzionati. Anche su questi conferimenti però, all’atto dello scarico, una quota superiore al 15% (dato omogeneo in tutta Italia) non rispetta gli standard eccellenza.

Va sottolineato che minori impurità iniziali significano una ridotta esigenza di interventi sul rifiuto in fase di trattamento, minori scarti di processo (residui di selezione), e quindi minori costi. Migliore qualità iniziale si traduce in una massimizzazione del riciclo. Le impurità costituiscono un costo ed un problema di gestione di cui si deve fare carico la filiera. Essenziale, in questo senso, che in fase di raccolta i servizi si avvalgano di attrezzature efficaci e sia garantita la regolarità di svuotamenti e ritiri.

Secondo COMIECO nei prossimi anni sarà necessario:

  • sostegno alla crescita della RD in particolare al Sud;
  • attenzione alla qualità e rafforzamento del sistema dei controlli;
  • sussidiarietà del Consorzio;
  • più utilizzo di carta da riciclo e nuove capacità produttive;
  • riconversione di 3 cartiere già concretizzata mentre un’altra è in programma nei prossimi mesi per circa 1,6 milioni di tonnellate;
  • attenzione a nuovi flussi (e-commerce, delivery) e nuovi prodotti (accoppiati): imballaggi più sostenibili e servizi ad hoc;
  • efficientamento lungo tutta la filiera per contenere i costi ridurre gli scarti, facilitarne la gestione.

 

La criticità del sud

In Campania e in Sicilia, in particolare, si rileva la necessità di migliorare le performance sia in termini quantitativi, sia qualitativi: ancora oggi, in molte realtà i gestori del servizio di raccolta adottano il sacco di plastica per il conferimento porta a porta di carta e cartone. Tale attrezzatura, oltre a non rispettare i CAM (Criteri Ambientali Minimi) previsti dal D.M. del 23.06.2022 entrato in vigore il 03.12.2022, inficia la qualità delle attività di recupero e riciclo a valle e mette i Comuni nelle condizioni di dover sostenere un maggior costo per la conseguente attività di selezione del materiale e smaltimento.

COMIECO, sulla base dei numeri del rapporto, ha scelto di rafforzare il suo impegno attraverso il Piano Straordinario per il Sud stanziando risorse per 3,5 milioni di euro da utilizzare nell’ambito di un progetto di sviluppo che mira a coinvolgere oltre 3 milioni di abitanti, 34 Comuni del Mezzogiorno (e non solo) in tutte le regioni.

 

Bibliografia

- COMIECO, 2023, 28° Rapporto Annuale Comieco sulla raccolta differenziata di carta e cartone in Italia

- COMIECO, 2023, Carta e Cartone, dal PNRR finanziamenti per 128 milioni di euro -  video e comunicato stampa evento

- COMIECO, 2023, Rivedi il Webinar “Raccolta differenziata di carta e cartone: un sacco bella” 

- COMIECO, 2023, Campionessa europea del design, l’Italia punta al packaging. E sceglie carta e cartone 

- Ecomondo, 2023 Paper District