Trasformando la sostenibilità e la circolarità in un argomento di tendenza, i social possono mettere sotto pressione i decisori pubblici su temi cruciali come il riciclo, il riuso e la riduzione degli sprechi e possono spingere le aziende ad adottare pratiche più responsabili.

LEuropa ha raggiungo un tasso di circolarità pari all11,8%, che in Italia quasi raddoppia (20,8%), come emerge dal secondo Rapporto di Confindustria sulleconomia circolare. La strada da percorrere, quindi, è ancora lunga. Per passare sempre più dalla teoria alla pratica, dalle normative alla realtà, dai modelli predittivi ai gesti quotidiani, serve limpegno di tutti, in primis dei cittadini: con il loro comportamento, le loro scelte di consumo, il loro stile di vita le persone giocano un ruolo determinante.

Come coinvolgerle? In unepoca in cui le idee si condividono in tempo reale sui social, anche i temi della sostenibilità e della circolarità si stanno diffondendo  attraverso queste piattaforme. Ecco, allora, che l'adozione di un nuovo modo di pensare e di agire passa anche da Instagram e da LinkedIn, da Tiktok e da X. Un post che raggiunge decine di migliaia, anche milioni, di follower in tutto il mondo può tradursi in scelte concrete quotidiane. 

Non solo. Trasformando la sostenibilità e la circolarità in un argomento di tendenza, i social possono mettere sotto pressione i decisori pubblici su temi cruciali come il riciclo, il riuso e la riduzione degli sprechi e possono spingere le aziende ad adottare pratiche più responsabili, tanto che sono gli stessi brand a cercare sempre più frequentemente la collaborazione dei creator digitali.  

Attenzione, però: il confine tra promozione e credibilità è sottile e il rischio di greenwashing è dietro langolo. Per questo essere influencer della sostenibilità e della circolarità significa avere una solida preparazione di base e poi approfondire, analizzare e filtrare costantemente le informazioni, diventando un punto di riferimento autorevole e affidabile. 

Ecco 7 influencer italiani e internazionali, che offrono ognuno una visuale diversa sui temi della circolarità e della sostenibilità 



Serena Giacomin 

Con 27.200 follower su Instagram e un profilo LinkedIn molto seguito, Serena Giacomin è in prima linea sui temi dellambiente e del climate change. Laureata in Fisica con specializzazione in Fisica dellAtmosfera, è meteorologa di Meteo Expert, certificata secondo la normativa della World Meteorological Organization, climatologa e direttrice scientifica dellItalian Climate Network, il movimento italiano per il clima. È docente, divulgatrice scientifica, formatrice nonché consulente manageriale per la gestione del rischio climatico. 

Ha scritto due libri: “Missione Aria Pulita(Edizioni Ambiente 2023) ePinguini allEquatore. Non tutto ciò che senti sul clima è vero, in collaborazione con Luca Perri (DeAgostini 2020).  

Nel 2021 ha vinto il Premio DonnAmbiente.

“Come in una dieta ben fatta, anche nella transizione ecologica è necessario mettere in campo una serie di azioni di adattamento e mitigazione. Insieme dobbiamo adottare energie rinnovabili, aumentare l'efficienza energetica, produrre meno rifiuti, proteggere le foreste, rispettare mari e oceani, salvaguardare la biodiversità, e molto altro! Ogni azione è un passo verso un unico obiettivo: stare meglio. E costruire un futuro sostenibile, sostenibile nel tempo, e giusto, per tutti”.  


Foto di TedXVarese 



Alessia Iotti 

L’arte è il mezzo attraverso cui si esprime Alessia Iotti, alias Alterales, determinata a portare consapevolezza sulla crisi climatica che stiamo vivendo, rendendo accessibili e non ansiogeni temi complessi e urgenti. Lei, che si definisce attivista a colpi di fumettoe content creator a fumetti e ironia, è una visual thinker, come scrive su Linkedin, ovvero disegnatrice, ma anche scrittrice, divulgatrice e mediatrice museale. Con oltre 13mila follower su Instagram, è autrice dei libriLa crisi climatica esiste, non è un unicorno(Mondadori) e Al lago! Al lago! (Hopi Edizioni). 

Il suo attivismo è iniziato nelle piazze con i Fridays For Future e oggi prosegue attraverso i suoi disegni e le collaborazioni con aziende, ONG, associazioni.  

L'8 marzo abusivo è un progetto social che invade le strade di tutta Italia seminando cura, gentilezza e arte. Le marce, le manifestazioni e i collettivi di donne non raggiungono luoghi fuori dai grandi centri: questo è il mio modo per dare uno strumento alle persone e fare un piccolo gesto di attivismo. Una piccolezza che diventa enorme quando viene moltiplicata in tutta Italia. Come funziona? Io e le altre artiste realizziamo illustrazioni e l'unico modo per riceverle è chiedere di partecipare attraverso i social o attraverso il passa parola (che è molto umano). Poi le istruzioni sono facili: esci di casa e portale in giro per il tuo quartiere o città”.  


Foto di GreenInfluencerClub.it



Silvia Moroni  

Silvia Moroni, alias Parla Sostenibile, è una divulgatrice della sostenibilità, a cui piace raccontare il mondo del cibo attraverso la lente della sostenibilità, ambientale e sociale, senza sensi di colpa. I suoi social, da Instagram a TikTok, dove ha oltre 47.000 follower, sono un mix tra divulgazione e consigli pratici. Per chi ha più seteci sono anche un podcast, Mangia Sostenibile, una newsletter, Consigli pratici, acquisti consapevoli e risorse utili per una vita green, senza sbatti, e un libro, Parla sostenibile. Poche (tante) parole per diffondere il verbo green(Slow Food Editore).   

“La biodiversità del nostro pianeta sta affrontando una crisi senza precedenti. Si stima che fino a 1 milione di specie siano a rischio di estinzione a causa della perdita di habitat, dei cambiamenti climatici e di altre minacce provocate dall'uomo. () Direi che è ora di agire. Se vogliamo veramente salvare la biodiversità mondiale, le promesse devono diventare realtà. La natura non può più aspettare”.


Foto di GiuntiEditore



Robin Greenfield  

Su Instagram, dove ha 235.000 follower, Robin Greenfield si definisce un ricercatore della verità, un attivista, un riformatore sociale e un servitore della Terra, dell'umanità e dei nostri parenti animali e vegetali”. 

Conosciuto anche come Trash Man, da anni cerca di dimostrare sui social che la spazzatura di un uomo è davvero il tesoro di un altro uomo. È arrivato all'estremo per vivere una vita sostenibile e senza sprechi, tra cui rovistare nei rifiuti per trovare cibo e vestiti e attraversare gli Stati Uniti su una bicicletta di bambù. La sua ultima impresa? Un esperimento di non proprietà, ovvero camminare da Los Angeles al Messico senza possedere soldi o beni, ma potendo contare solo su competenze e relazioni.

“Attraverso questo esperimento di non proprietà, sto facendo passi sostanziali nel dimostrare a me stesso che la Terra può fornirmi tutti i bisogni di base. E che le relazioni con il Pianeta, i miei simili, le piante e gli animali, con cui condividiamo questa casa, sono molto più preziose e sicure di un conto in banca e dei risparmi di una vita. Questo è un viaggio che sto facendo da oltre un decennio e questo esperimento di non proprietà è solo il passo successivo 


Foto di Shareable



Aditi Mayer 
 

Aditi Mayer è uninfluencer (100.000 follower su Instagram) della moda sostenibile e una sostenitrice dei diritti dei lavoratori e della giustizia sociale. Il suo viaggio è iniziato nel 2014 dopo il crollo della fabbrica Rana Plaza in Bangladesh, in cui morirono oltre 1100 persone. Oggi la sua narrazione intreccia artigianato, cultura e clima, spaziando dal mondo accademico alle settimane della moda a livello globale. Nel 2020 è stata nominata National Geographic Digital Storytelling Fellow per il suo racconto della moda attraverso la vita degli agricoltori e degli artigiani in India. Fa parte del Creative Advisory Council per State of Fashion, che studia alternative all'attuale sistema. 

“Cosa possiamo imparare da una persona che di mestiere ripara ombrelli? Le tradizioni artigianali e la sostenibilità vanno di pari passo: emblemi viventi dell'economia circolare, che ci ricordano il potere silenzioso della riparazione”.


Foto di Rewild



Immy Lucas  

L'influencer vegana Immy Lucas è una YouTuber e influencer ambientale, di base nel Regno Unito. La sua pagina Instagram è Sustainably Vegan, dove conta 157.000 follower. Come creatrice di contenuti a tempo pieno, ha avviato il Low Impact Movement per condividere il suo approccio a uno stile di vita a basso impatto e a basso spreco ed approfondire come il veganismo sia un modo per combattere il cambiamento climatico. 

“Molti pensieri, sentimenti e altre cose sono emersi in questa prima settimana di gennaio del mio 2025, un anno ad acquisti ridotti. Sto iniziando a capire quali abbonamenti sono davvero importanti per me, a quali hobby do la priorità e cosa succede naturalmente quando siamo costretti a smettere di concentrarci su una cosa”. 


Foto di Immy Lucas, YouTube



Kristine Harper 

Kristine Harper, alias The Immaterialist, è scrittrice, docente e social influencer, divisa tra il suo paese natale, la Danimarca, e la fitta giungla balinese, dove trascorre lunghi periodi facendo ricerche e vivendo in una casa senza muri, circondata da lussureggianti palme verdi e da una moltitudine di animali e insetti. Si può seguire su Instagram, ma soprattutto sul suo blog. Autrice di due libri, Aesthetic Sustainability e Anti-trend, attualmente sta scrivendo il terzo, dal titolo provvisorio Uncultivated - kill your inner caveman and rewild your life. La sua particolare attenzione allestetica aggiunge una nuova dimensione alla creazione, così come al consumo, di prodotti sostenibili. 

Ciò che consumiamo, quando consumiamo, e persino la decisione di astenerci dal consumare qualcosa sono diventati dichiarazioni, segnali di status, identità o consapevolezza. Persino il riposo è ora una merce, con i tracker del sonno e i ritiri silenziosi, che trasformano i bisogni umani fondamentali in obiettivi ambiziosi”. 


Foto di Medium 



Un articolo scritto da Emanuele Bompan e Maria Carla Rota