Edo Ronchi

Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile

Dal 2008, Edo Ronchi è Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Il suo obiettivo è ampliare gli orizzonti, affrontando da un lato l'economia verde e, dall'altro, il coinvolgimento – non semplice, ma necessario – delle imprese nel percorso verso la sostenibilità.

Da giugno 2013 a giugno 2014 ha ricoperto il ruolo di sottocommissario per la bonifica ambientale dell’Ilva di Taranto e, al termine del primo anno in carica, non ha accettato il rinnovo proposto, in quanto non erano garantiti i fondi necessari per completare le misure di bonifica ambientale. Da aprile 1996 ad aprile 2000 ha ricoperto l’incarico di Ministro dell’Ambiente per l’Italia, attuando numerose riforme ambientali, in particolare nel settore della gestione dei rifiuti (Decreto Legislativo n. 22 del 1997 – il cosiddetto “decreto Ronchi”). Nel 2000 ha rifiutato la nomina a Ministro delle Politiche Comunitarie, a seguito della scelta del governo di escludere gli ambientalisti dal Ministero dell’Ambiente, e in linea con ciò non si è presentato alle elezioni successive.

Edo Ronchi vanta una lunga esperienza parlamentare, inizialmente come deputato dal 1983 al 1994, poi come senatore dal 1994 al 2000 e dal 2006 al 2008.

Dal 1994 al 1996 è stato Presidente del gruppo parlamentare “Progressisti – Verdi – La Rete” e ha partecipato attivamente al processo che ha portato all’attuazione della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (che ha condotto al Protocollo di Kyoto nel 1997) e alle tematiche energetiche ad essa correlate, essendo stato uno dei portavoce dell’impegno ambientale.

Ha partecipato ai movimenti del '68 – in particolare a quelli studenteschi contro la guerra e il nucleare. Dopo essere entrato a far parte della “Democrazia Proletaria” (DP), dove fu eletto deputato per la prima volta nel 1983, e successivamente, nel 1989, essere stato tra i fondatori dei “Verdi Arcobaleno”, con cui fu eletto al Parlamento Europeo, rinunciò al seggio per evitare una doppia carica e dedicarsi completamente alla costruzione di un movimento politico verde unificato. In tale ottica, nei primi anni '90 si costituì la cosiddetta “Federazione dei Verdi” tramite la fusione tra “Liste Verdi” e “Verdi Arcobaleno”.

Nel 2000, convinto dell’urgenza di influenzare le linee politiche di un grande partito con un approccio verde, insieme a un gruppo di ambientalisti lasciò la Federazione dei Verdi e partecipò al processo costitutivo del Partito Democratico (PD). Ancora oggi, la politica della divisione ambientale è riconosciuta come uno dei pilastri fondativi delle politiche del PD. In questo percorso fu, innanzitutto, uno dei fondatori del Partito Ecologia Sinistra, che gestiva ambientalisti sia interni che esterni al Partito dei Democratici di Sinistra.

Il Partito della Sinistra nominò Edo Ronchi Segretario Nazionale per un anno. Nel 2006 fu uno dei fondatori dell’Associazione degli Ecologisti Democratici e nel 2007 fu eletto all’Assemblea Costituente del Partito Democratico. Dopo aver completato l’impegno costitutivo del PD, dal 2008 non ha più ricoperto incarichi pubblici né assunto ruoli di rappresentanza all’interno del partito, dedicandosi interamente al lavoro della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.

Studioso ed esperto di tematiche ambientali, sviluppo sostenibile ed economia verde, ha pubblicato numerosi libri.

Per ulteriori informazioni: info@susdef.it